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domenica 24 gennaio 2010

Cima Creper Vac (mt 2846) - Val di Breguzzo - Gruppo Adamello Presanella -






Luogo di partenza: Val di Breguzzo - parcheggio centralina idroelettrica -

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Dislivello: 1665 mt.
Tempo di salita: 5 ore
Difficoltà: media
Esposizione: nord-est
Punto di appoggio: Rifugio Malga Trivena http://www.trivena.com/

Escursione di rara bellezza con la possibilità di una sciata "totale" prima di ritornare al Rifugio Malga Trivena(mt. 1650) sopra e lungo la Val del Vescovo.
Il rifugio è situato in un anfiteatro naturale fuori dal mondo e dal turismo di massa,pur essendo sempre aperto da Natale a Pasqua.
Lasciata la macchina nel parcheggio si prende la strada forestale in direzione del rifugio facendo attenzione dopo circa metà strada,che si sia sfogata la slavina che interrompe il tragitto lungo il percorso in modo da oltrepassarla senza rischi.
Arrivati al rifugio si può fare una breve pausa o addirittura dividere in 2 giornate l'itinerario pernottando nel magico clima della casa. Dal rifugio prendiamo la diretta,puntando sotto il Corno del Fus (mt. 2094) maestosa roccia proprio sopra il rifugio e una volta aggirato da sotto prendiamo a sinistra costeggiando la Valle del Vescovo nel piano di Redont (mt. 1971). Da li pieghiamo ancora a sinistra arrivando in zona sicura facendo solamente attenzione in un unico punto in cui passando su un crinale esposto bisogna fare attenzione a far aderire bene le pelli sulla neve. L'ultima fatica la si compie salendo sulla sommità della cima lungo la cresta sud-est fin dove e' possibile salire con gli sci. La cima "vera" la si raggiunge con una breve,ma esposta,arrampicata facendo molta attenzione alla presa. La vista risulta maestosa a 360 gradi!

domenica 17 gennaio 2010

Cima Pissola (mt. 2063) e Cima Maresse (mt. 2101)





Punto di partenza: Rifugio Boniprati (mt.1172)

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Dislivelli: Cima Pissola mt. 891,Cima Maresse mt. 929
Malga Pissola-Cima Pissola mt.346

Tempi di salita: Rifugio Boniprati - Cima Pissola 2 ore e 1/2
Rifugio Boniprati - Cima Maresse 3 ore
Malga Pissola - Cima Pissola 45 minuti

Gita effettuata in data: 17/01/2010

Gita da intraprendere anche dopo buone nevicate per il tratto diretto a Cima Pissola,cosa diversa invece per il tratto nella valletta dalla Malga Pissola alla Cima Maresse,molto pericoloso fino a che non si è assestato il manto nevoso. Lasciato il prato subito dietro il rifugio di partenza,ci si inoltra lentamente nel bosco per strada abbastanza ripida e si raggiunge Malga Tablè (mt. 1616). In alternativa si può risalire seguendo sempre la strada forestale fino alla Malga Pissola e poi prendere a destra e salire lungo il crinale fino alla sommità della Cima Pissola.

Alla Malga però noi prendiamo il sentiero n° 251 che sale prima leggermente per poi continuare in piano e poi scendere lievemente fino a Malga Pissola (mt. 1717). Da qui si risale la valletta sempre lungo il sentiero tenendo a destra la Pissola e di fronte la Maresse che si conquista aggirandola a sinistra facendo attenzione al pendio a destra ripido ed esposto. Tolte le pelli scendiamo per la stessa via della salita godendoci lo spettacolo e divertendoci un sacco nella "polvere" della neve caduta recentemete e poco sopra la malga Pissola rimettiamo le pelli. Ora si risale per arrivare alla sommità della nostra seconda Cima passando a sinistra per via sicura e arrivando sulla Pissola da sinistra con alcune inversioni a zeta abbastanza impegnative. La vista risulta stupenda con il Dosso dei Morti a nord ed un mare di nuvole che copre tutta la val Giudicarie. La discesa viene effettuata completamente nei boschi cercando di non perdere di vista la strada forestale tenendo sempre la direzione est. Quando ha appena nevicato in abbondanza la sciata finale risulta qualcosa di veramente indescrivibile.
Non per ultimo da segnalare l'albergo ristorante Rifugio Lupi di Toscana (www.rifugiolupiditoscana.it) pronto ad ospitarvi con degli ottimi piatti caratteristici della zona.

venerdì 15 gennaio 2010

Lago delle Stellune - Lagorai - (mt. 2091)






Luogo di partenza: Passo del Manghen - Val di Fiemme -

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Punti di appoggio: Rifugio passo Manghen (mt. 2013)
Durata: andata 3 ore e 30 - ritorno 4 ore e 30 se dal lato della Valsugana
Difficoltà: media
Escursione effettuata il 13/08/2009

Si può lasciare la macchina direttamente nel parcheggio del rifugio passo Manghen (ottima cucina) prendendo il sentiero n° 322a in direzione del lago delle Buse (mt. 2087) oppure,2,5 km prima del passo,in uno spiazzo sul tornante appena passata la malga Cadinello (mt. 1821). Da qui si prosegue per un breve tratto sulla strada asfaltata,prendendo subito il sentiero n° 361 a sinistra che sale fino ad intersecarsi con il n° 322b nei pressi del lago delle Buse.
Da qui si puo' scendere sotto il lago fino alla malga delle Buse (mt.1935) dove si trova il dormitorio del pastore con cucina in caso di emergenza e comunque con la possibilità di passare la notte.
Dal lago si prosegue sempre sul sentiero n° 322b con la possibilità di salire fino alla forcella Ziolera (mt 2138) prima e sulla forcella Pala del Becco dopo (mt.2382). Il paesaggio risulta veramente esaltante e suggestivo e la possibilità di incontrare caprioli,camosci o marmotte lungo il percorso è veramente alta. Sulla destra rimangono il monta Ziolera (mt.2478) ed il monte Pala del Becco(mt. 2423) che assieme al monte Cima delle Buse(mt. 2574) e monte Montalon (mt. 2501) formano la catena montuosa che prede il nome da quest'ultima cima. Dalla forcella Pala del Becco il sentiero cambia da n° 322b a n° 322 passando per la forcella del Montalon dove si può ammirare uno specchio d'acqua fantastico che prende il nome della stessa. Proseguendo si arriva alla forcella di Val Sorda(mt. 2256) da dove si scende lungo il sentiero n° 318 fino al lago delle Stellune (mt. 2061) forse il lago più bello di tutta la catena del Lagorai. I tragitti sono sempre ricchi di rii dove potersi approvvigionare di acqua senza problemi. Fare sempre attenzione a non perdere di vista il sentiero specialmente nei tratti sui massi o per tragitto di ritorno alternativo, sul sentiero che torna al passo del Manghen dal lato della Valsugana,il numero 322-322b,che risulta essere sicuramente più impegnativo e alpinistico. Se si aveva lasciato la macchina sul tornante sopra la malga Cadinello si può passare la notte in un bivacco stupendo nei pressi di malga Caseratte (mt. 1700) che si raggiunge da un comodo sentiero che scende dal tornante per entrare nel bosco.

domenica 10 gennaio 2010

Monte del Pascolo (Konigsanger) mt 2436




Monti Sarentini - Valle Isarco
Luogo di partenza: Latsfons - Maso Kunhof -

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Dislivello: mt 886
Durata escursione: 3 ore
Difficoltà: media semplice
Escursione effettuata in data: 10/01/2010

Spettacolare e sicura gita da intrapredere anche quando ha appena nevicato. Oltre al punto di partenza indicato, si può anche lasciare la macchina più a valle per potersi godere una sciata maggiore al ritorno nei numerosissimi prati nel bosco.
La salita inizia lungo la strada forestale seguendo il sentiero n° 10 in direzione della malga Brugger Schupfe (mt. 2050). Nel bosco si trova sempre la pista per gli slittini che portano fino alla malga. Qui,se si trova posto,si possono assaggiare dei piatti tipici dell'Alto Adige veramente speciali. Ora lo scenario si apre completamente con i prati da pascolo a farne da padroni e si prosegue sempre diritti fino a vedere la grande croce che segna la vetta. Il panorama e' mozzafiato su tutta la valle dell'Isarco e di Sarentino con le Edole che giganteggiano dalla valle di Funes.
La sciata nel ritorno risulta essere tra le più amate e affascinanti
http://www.youtube.com/watch?v=l6pUkL5ZUxo

sabato 9 gennaio 2010

Cima Tremalzo (mt. 1973) e Corno della Marogna (mt. 1953)




Puno di partenza: Tremalzo presso ristorante "da Richetto" -

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Dislivello: Da Richetto Cima Tremalzo mt. 310 - Corno della Marogna mt. 290
Tempo di salita: Cima Tremalzo 1 ora,Corno della Marogna 1 ora e 30
Difficoltà: media
Fare molta attenzione con nevicate abbondanti e non trasfomate!
Escursione effettuata in data: 11/01/2008

Si parcheggia comodamente presso il ristorante “ da Richetto” e si risale la ex pista da sci dismessa arrivando al rifugio Garda ( mt. 1702) che si può raggiungere anche in macchina. Da qui si sale lungo il costone Paregheo,lasciando il rifugio Garda sulla destra e si sale a zig zag lungo la traccia molto ripida. Arrivati in vetta al monte Tremalzo si trova un’antenna da dove si apre uno splendido panorama sul lago di Garda. Scendendo per lo stesso percorso si ritorna al rifugio Garda e si prende il sentiero 224 che percorre, in quota, sotto il monte Tremalzo, una dolce valletta con alcune malghe fino all’imbocco di un tunnel militare che porta verso passo Nota.


(rifugio Garda)
Da qui si sale a destra lungo il crinale del Corno della Marogna per circa 20 minuti arrivando in cima.
Da qui si apre di nuovo uno splendido panorama sul lago di Garda e tutte le cime che lo circondano.

( Corno della Marogna)
Scendendo dal Corno si puo’ fare una bellissima sciata prima sul pendio della cima da dove si e’ saliti e poi nella bellissima valletta prima di arrivare alle malghe sotto il rifugio Garda.
Rimettendo le pelli di foca si ritorna al parcheggio del rifugio per poi ridiscendere di nuovo lungo le ex piste da sci fino al ristorante “da Richetto”.

Coal Santo ( mt. 2072) - Prada,San Zeno di montagna (VR) -



Punto di partenza: Prada
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Dislivello: mt. 1059
Tempo di salita: 2 ore e 30
Difficoltà: facile
Escursione effettuata in data: 21/12/2008

Raggiunto San Zeno di Montagna si prosegue fino a Prada ( mt. 1013) parcheggiando la macchina presso il parcheggio ai piedi della bidonvia ormai dismessa.
Si sale seguendo i piloni dell’impianto all’inizio e passando nel vallone poi seguendo le tracce sempre ben segnate fino ad arrivare al rifugio Mondini ( mt. 1554 ).
Da qui si sale sempre con il fantastico panorama del lago di Garda alle spalle e l’immenso prato innevato che si apre davanti senza vegetazione.
Si prosegue seguendo il secondo tronco dell’impianto di risalita avendo il rifugio Chierego (mt. 1911) come obiettivo.

Poco prima di arrivarci si puo’ fare pausa alla fine dell’impianti al rifugio Fiori del Baldo (mt. 1815) che spesso non si vede,perche’ nascosto dalla neve,da dove si puo’ scorgere una splendida vista sulla Vallagarina Veronese.

Proseguendo per il sentiero n° 658 e raggiunto il rifugio Chierego si raggiunge la cima del Coal Santo faticando ancora un po’ salendo di quasi 200 mt. Sopra il rifugio.

giovedì 7 gennaio 2010

Cornetto di Folgaria (mt. 2060)


Punto di partenza: Costa di Folgaria (mt. 1180)

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Dislivello: m 880
Durata: 2 ore 30 minuti
Difficolta: media semplice
Data escusione: 18/01/2009

Tempo impietoso con vento forte e visibilita’ azzerata pertanto foto e descrizione sono “copiate” da internet.
Raggiunta Costa di Folgaria si svolta a sinistra e si parcheggia la macchina nei pressi della pizzeria “Cheizel” con ampio parcheggio (che serviva agli impianti di risalita ormai in disuso) si mettono gli sci ai piedi e si comincia a salire seguendo la pista da sci. Dopo una curva a destra si sale ripidamente fino a sbucare nelle vicinanze di un vecchio edificio un tempo adibito a ristorante.
La pista diventa più ampia e ripida, sulla destra si trova uno skilift in disuso con alcuni segni biancorossi del sentiero 451 sui piloni. Raggiunta la stazione a monte ci si inoltra nel bosco girando a sinistra e seguendo le indicazioni di una tabella segnavia, che conduce in obliquo a raccordarsi nuovamente con la pista prima dell’anticima. In breve si raggiunge la spalla nei pressi dei ruderi del vecchio skilift e la vista si apre sulla Valsugana. Ora ci attende l’ultimo tratto. A sinistra si risale la dorsale fra mughi fino a raggiungere nuovamente la cresta dove si deve fare attenzione nell’ affrontare l’ultimo pezzo che conduce alla cima. Il punto più alto infatti è poco sopra, ma si deve passare proprio in cresta su un breve tratto esposto e pericoloso per via del ghiaccio. La cima del Cornetto m 2.060 è raggiunta. Non c’è spazio per molte persone, ma il panorama è stupendo, dalla Vallagarina alla Valsugana alla Valdastico, si gode di una visuale fantastica.

Montalon (mt. 2465) - Lagorai -

Punto di partenza: ponte Conseria (mt 1468)
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Dislivello: m 997
Durata: 3 ore
Difficoltà: media
Escursione effettuata il 15/02/2009


Da Borgo Valsugana si raggiunge il paese di Spera e si prende per il rifugio Crucolo fino alla cappella degli Alpini (mt. 1336) e al ponte Conseria (mt. 1468) dove si parcheggia.
La salita comincia blanda e si inoltra subito nel bosco lungo una strada forestale dove dopo una serie di tornanti termina con una breve discesa,dove nel ritorno bisognerà rimettere le pelli.
Deviando a sinistra si prosegue fino alla malga Valsorda Seconda (mt. 1901) da dove è già possibile scorgere la nostra metà.

La vetta è ormai vicina ma per salire ci aspetta ancora una ripida parete dove e’ consigliato mettere i rampart.
Dalla cima si vede un panorama fantastico sul lago delle Stellune con il caratteristico abete che fa da guardiano al lago con la forcella di Val Moena (mt. 2294) dritta a noi e la forcella di Val Sorda sulla destra (mt. 2256).

mercoledì 6 gennaio 2010

Monte Muro (mt 2628) - Val di Fleres -






Punto di partenza: Sasso di dentro - Val di Fleres -

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Dislivello: 1228
Durata: 3 ore e 30 minuti
Difficoltà: media
Gita effettuata il 06/01/2009

Dal parcheggio,situato nella frazione Sasso di dentro (Hinterstein),si prende a sinistra la strada forestale che sale lungo il bosco fino ad arrivare alla malga Grubenalm (mt. 1893) facendo molta attenzione al pericolo di slavine. Infatti viene sfatato il mito delle strade forestali al sicuro da esse. (foto)
Dalla malga si procede in direzione sud sempre diritti lungo la Alpe di Gruben con pendenze sempre più accentuate fino arrivare ad una pianura. Sempre diritti a noi troviamo il passo di Farma (mt. 2628) che si raggiunge con diverse inversioni di marcia. Quì è meglio lasciare gli sci e procedere a piedi,in 10 minuti circa, alla vetta con croce. Di fronte si può ammirare la cima del Tempo ( mt. 2709) sempre riconoscibile da una croce.

domenica 3 gennaio 2010

Monte Brento (mt 1545)


Punto di partenza: San Giovanni al monte (1061)

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Durata: 2 ore e mezza
Dislivello: m 484
Difficoltà: semplice

Parcheggiata la macchina nei pressi della chiesetta si prosegue lungo la strada per alcuni tornanti fino al bivio a destra per il sentiero n° 408b passando una stanga. La strada prosegue nel bosco di faggi per 500 metri circa fino alla splendida baita Cargoni,di proprietà della Sat di Arco (mt. 1185).
http://skialpforall.blogspot.com/2010/01/cargoni-baita-mt.html

Continuando lungo la strada forestale,seguendo il sentiero con indicazione per il monte Brento,si arriva fino a località Fontane (mt. 1285) da dove volendo si può prendere il sentiero a destra e salire subito in quota. Io consiglio di procedere lungo la strada forestale (sentiero n° 408b)fino al successivo bivio sempre a destra da dove la strada comincia a salire fino alla Pineta (mt. 1350). Da quì il sentiero comincia a farsi sempre più ripido fino a quando deviando a sinistra rimane in quota fino al segnale di vetta. Il panorama da qui rimane mozzafiato facendo attenzione a dove mettere i piedi.

sabato 2 gennaio 2010


Baita Cargoni (mt. 1185)
25-26-27/12/2008 loc. San Giovanni al monte,Arco

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Difficoltà: semplice

Accesso: strada asfaltata da Arco per Varignano e poi direzione San Giovanni al Monte (mt.1026) passando prima per le frazioni di Padaro (mt.352) e Mandrea (mt.620). D’inverno la strada viene tenuta pulita fino alla chiesetta di S.Giovanni.
A piedi si prende il sentiero 408 b comodamente segnato da una segnaletica Sat in direzione della Baita Cargoni,superata una sbarra che evita il passaggio di automobili,si percorre una comoda strada forestale lungo un ampio tornante a sx e un rettilineo di circa 500 mt. Per arrivare alla baita. Quando percorribile, aprendo il lucchetto della sbarra con la chiave in dotazione per l’affitto della baita,si puo’ arrivare anche in auto.


Tempi: senza neve a piedi dalla chiesetta di san Giovanni 30 min,con la neve 40

Dotazioni: all’interno della baita si trova una comoda cucina con fornella a legna e piano cottura a gas,dotata di piatti,padelle,posate ecc.
Numerosi posti a sedere a tavola,luce corrente e legnaia non mancano.
.


Ampio dormitorio per almeno 20 posti letto con fornella a legna e 2 bagni.
Tutta la proprieta’ della baita e circondata da una recinzione ottimale per lasciare liberi i bambini di giocare

Cima Capi (mt. 909) 02/01/2010















































Luogo di partenza: Biacesa

Durata: 3 ore
Attrezzatura: imbragatura e casco
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Percorso non adatto per persone che soffrono di vertigini


Partendo dal parcheggio vicino al parcogiochi del paese si prende il sentiero n° 417 e passata la località Caregna (mt. 470) si devia a destra per il sentiero n° 470 lungo il sentiero del Bech lasciando a destra la valle di Ledro.
Il percorso prosegue lungo la vegetazione tipica del Garda con un tratto di sali e scendi rimanendo sempre in quota fino al bivio a sinistra per il sentiero attrezzato F. Susatti sempre provvisto di cordino metallico dove assicurarsi e aggrapparsi. Da quì fino alla a cima Capi si raccomanda l'uso di imbragatura e casco.
La via ferrata si snoda in verticale con alcuni tratti esposti con a destra un panorama fantastico sul lago di Garda e a sinistra la valle di Ledro.
Arrivati in cima (mt. 909) si può ammirare un panorama di rara bellezza con a Nord la valle del Sarca,a sud l'estensione del lago di Garda e a Ovest la valle di Ledro.
Dopo la foto di rito con la bandiera della cima Capi e dopo aver firmato l'agenda di vetta si prende il sentiero n° 405 che in cresta e lungo le trincee di guerra porta al bivio per S.Barbara a destra e a sinistra per il bivacco san Giovanni(mt. 858). Prima del bivacco dobbiamo affrontare l'ultimo tratto esposto sempre ben assicurati al cavo metallico con la nostra imbratura lungo il sentiero M.Foletti. Arrivati al bivacco,aperto durante le giornate festive,possiamo riposare qualche minuto e visitare la chiesetta. Da qui si scende lungo il sentiero n° 460 all'inizio e n° 417 poi facendo molta attenzione a non scivolare. Arrivati di nuovo a Caregna ri ritorna a dove abbiamo lasciato la macchina.












venerdì 1 gennaio 2010

Riemerbergl Alm (mt 2049) - Val d'Ultimo -


Riemerbergl Alm (mt. 2049)

Gita facile fatta in dicembre 2008

Luogo di partenza: S.Valburga
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Dalla strada di fondo valle,appena si arriva al lago Zoccolo,passato il paese di S.Valburga,si prende a destra per Monte Larice salendo la strada per le piccolissime frazioni di Dorfhof (mt. 1342),Pircher Hohe (mt. 1426),Hochrain (mt. 1546), Windkofel (mt. 1714) fino ad arrivare a Simian lungo il sentiero 4 dove si può parcheggiare.


Si inizia a risalire il sentiero 4 lungo una comoda strada forestale che volendo si può accorciare tagliando per il sentiero che taglia la strada e sale diritta.


Dopo circa 1 ora si arriva alla bellissima malga Riemerbergl Alm da dove si può proseguire lungo il sentiero ben segnato e arrivare fino ad una croce ben visibile ( 20 minuti)

http://www.youtube.com/watch?v=P7NPlZT4M-I