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domenica 29 agosto 2010

Drena-Monte Stivo in MTB




Punto di partenza: Drena dopo il tunnel SP 84 bivio a destra indicazione Malga Campo

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Dislivello fino al punto più alto: m 1489
Durata percorso: 4 ore salita
Siluppo: Km 16
Difficoltà: alta (diversi tratti con bicicletta in spalle)
Percorso on Gpsed: http://gpsed.com/track/6133625059958398635 (discesa)
Punti di appoggio: Rifugio Prospero Marchetti allo Stivo www.rifugiostivo.it
Foto: non disponibili
Escursione effettuata in data:24/08/2010
Voto: 8

Arrivati alla frazione Luch,io e il tenace Richi, prendiamo a destra in direzione Malga Campo e piano piano risaliamo i diversi tornanti che si inerpicano senza tregua nel bosco e dopo circa 8 km arriviamo ai prati di malga Campo di Drena (mt. 1379). Da quì abbiamo 2 possibilità. La prima prevede di seguire la strada bianca che sale a destra tenendosi più in alto,verso il bosco lungo il sentiero N° 623 all’inizio e dopo alcuni tornanti dirigersi verso Nord (Cima Alta),facendo attenzione dopo circa 1,5 km ad un sentiero non segnato sulla destra che tornando indietro entra nel bosco. Dopo circa 100 metri si unisce di nuovo al sentiero N° 623 che lungo un dolce falso piano nel bosco arriva fino a Cima Bassa (mt. 1705). Da quì, proseguendo lungo il sentiero, si arriva fino al bivio sentiero N° 617-617 b segnato con cartello che portano entrami allo Stivo. Questa opzione risulta la meno consigliata e non mappata. La seconda possibilità,vede percorrere la strada bianca che rimane più in basso lungo i prati della malga Campo e che sale dolcemente in direzione Vallestrè addentrandosi nel bosco in direzione sud e cominciando a salire nel lungo il sentiero N° 666. Ora, una volta fatto il primo tornante a sinistra si prende la strada che "buca" il tornante successivo a destra prima di una ripida salita cementata. Passando una sbarra si prosegue sulla mulattiera che sale lievemente fino al rudere di una malga che rimane a destra,proseguendo si arriva ad un parcheggio da dove ci si addentra nel bosco lungo un sentiero non segnato che in pochi minuti arriva sul sentiero N° 617 (il sentiero N° 617b non è percorribile in bici). Questo è il percorso più consigliabile in quanto pedalabile meglio e sempre su strada sicura e mappata. Ora non ci resta che arrampicarci per circa 30 minuti, lungo lo stretto e poco pedalabile sentiero che sale a tornanti fino al bivio con il sentiero N° 666 prendendo a sinistra. Dopo pochi minuti arriviamo fino alla Croce del Monte Stivo (mt. 2059) sicuri di aver compiuto una grande impresa. Per arrivare al Rifugio P.Marchetti (mt. 2009) torniamo leggermente indietro fino al bivio precedente e prendiamo a sinistra e dopo circa 100 mt. arriviamo in piano davanti alla porta pronti per il meritato pranzo!
Per la discesa scegliamo di seguire l'itinerario più sicuro ossia quello mappato,da ricordare che la discesa in bici dal monte Stivo lungo il versante ovest,ossia lungo i prati e le Malghe dello Stivo è assolutamente vietato.

martedì 24 agosto 2010

Monte Stivo (mt. 2059) - Basso sarca -



Punto di partenza: Strada provinciale del Monte Velo (terzo tornante dopo Salve Regina) mt. 650

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Dislivello fino al punto più alto: m 1409
Durata percorso: 3 ore e ½ di salita – 2 ore di discesa
Siluppo: Km 14,50
Difficoltà: media
Punti di appoggio: Rifugio P.Marchetti allo Stivo (mt. 2009)
Malga Zanga (mt. 1159) www.malgazanga.eu
Percorso Gps
Escursione effettuata in data:22/08/2010
Voto: 7,5

Lasciata la macchina su una delle piazzole ai lati della SP del Monte Velo comincio a salire di quota prendendo il sentiero N° 608 che taglia i tornanti della strada asfaltata,sotto il bivio per la chiesa di S.Francesco.
Arrivato al bivio per l’Agritur Torboli e Malga Zanga prendo a sinistra e seguo la strada fino al primo, e lungo il sentiero N° 608 comincio a dirigermi verso la Malga, ma sul primo tornante a destra cementato mi tengo a sinistra lungo un sentiero ben visibile fino ad arrivare in un prato con casetta di legno e da qui proseguo tenendomi a sinistra. Il sentiero sale senza respiro e dopo circa 2 Km di dura salita,passando per la loc. Castil (mt. 1245) con fontana, arrivo alla località Le prese (mt. 1480). Da qui,lungo il sentiero N° 608b seguo la strada ben visibile che sale allo Stivo (mt. 2059) tagliando tutto il versante per lungo rettilineo in direzione Nord e dopo alcuni tornanti arrivo alle malghe dello Stivo (mt. 1748). Ora il sentiero sale a sinistra verso i mughi per poi tornare a destra ad incrociarsi con la traccia di quello proveniente dal Costone. Ancora qualche fatica e arrivo al Rifugio Marchetti (mt. 2009) e in pochi minuti alla Croce del Monte Stivo (mt. 2059). Dopo aver pranzato alla grande grazie alla cucina da “ristorante” del Matteo decido di scendere lungo il costone e seguo quindi il sentiero che dal rifugio scende in direzione Sud prima e Ovest poi proprio sul crinale del Costone appunto lungo un tratto molto ripido,ritornando alle Prese. Da qui seguo la strada “normale” ben tracciata fino alla loc. S.Antonio per poi prendere a destra in direzione Malga Zanga,ben segnata, passandola e tornando all’Agritur Torboli e tornando alla macchina dal medesimo sentiero di salita,ossia il N° 608.

Monte Stivo da Malga Campo di Drena (mt. 2059)



Punto di partenza: Parcheggio Malga Campo di Drena (mt.1379)

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Dislivello fino al punto più alto: m 680
Durata percorso: 2 ore salita – 1 ora e 1/2 discesa
Siluppo: Km 10,30
Difficoltà: facile
Percorso on Gpsed: http://gpsed.com/track/6133625059883610141
Foto: http://www.facebook.com/album.php?aid=206826&id=634501556&l=a423087939
Escursione effettuata in data:23/08/2010
Voto: 7

Gruppo numerosissimo per quest’escursione notturna con partenza da Malga Campo e arrivo sul Monte Stivo (mt. 2059) sperando di essere accompagnati dalla luna piena. Iniziamo l’ascesa prendendo il sentiero strada sterrata N° 623 che taglia il prato passando sotto le malghe portandosi dopo alcuni tornanti in prossimità del bosco da dove,proprio sul primo tornante a sinistra,prendiamo il sentiero segnato che sale dritto tagliando per 2 volte la strada bianca. Entrati nel bosco il sentiero sale ripido leggermente a destra e dopo 20 minuti circa di cammino svolta a destra per un lungo rettilineo quasi piano fino ad arrivare a La Madonnina – Cima bassa (mt. 1684). Da quì seguiamo il sentiero N° 617 che sale in cresta fino al bivio con il N° 617b. Noi decidiamo di seguire la via più comoda,ossia il N° 617 e prendiamo a destra e dopo diverse zete raggiungiamo il bivio con il N° 666 e proseguiamo tenendoci a sinistra risalendo la cima fino alla Croce del Monte Stivo. In pochi minuti scendiamo il versante fino al rifugio P.Marchetti (mt. 2009) dove ci attende il Matteo con i suoi piatti succulenti. Il ritorno lo facciamo sempre lungo il sentiero N° 617 passando proprio sotto il rifugio. La discesa,tranne qualche problema di digestione dovuto all’abuso di salamelle e alla Betta che si sofferma a tirare fuori la sua attrezzatura da fotografa di classe non appena appare la luna piena,trascorre tranquilla lungo il sentiero di salita. Gran merito della riuscita della gita e’ da attribuire al fantastico gruppo numeroso e sempre allegro.

giovedì 19 agosto 2010

Rifugio Genova e Malga Brogles - Val di Funes -




Punto di partenza: Rifugio Zannes (mt. 1685),S.Maddalena – Val di Funes –

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Dislivelli: I° giorno m 612 – II° giorno m - 252
Durate: I° giorno 2 ore e ½ - II° giorno 3 ore e 1/2
Sviluppi: I° giorno km 3,3 – II° giorno km 6,5
Difficoltà: media
Percorso on Gpsed: Disponibile solo per il tratto sul sentiero Adolf Munkel Weg n° 35 dalla palestra di roccia fino a Malga Brogles http://gpsed.com/track/6133625059329494413 (II° giorno)
Punti di appoggio: Malga Gampen (mt. 2062) - www.gampenalm.com
Rifugio Genova (mt.2297) - www.schlueterhuette.com
Malga Glatsch (mt. 1902) - www.glatschalm.com
Malga Brogles (mt. 2045) - Tel.0471/655642.

Escursione effettuata in data:16-17-18/08/2010
Voto: 9,5
Foto:http://www.facebook.com/album.php?aid=205645&id=634501556&l=b22a5f2c17

Sensazionale escursione di tre giorni nella val di Funes ai piedi delle Odle del parco Naturale Puez-Odle. Il primo giorno,dopo aver lasciato le macchine nel parcheggio a pagamento del Rifugio Zannes,prendiamo la strada sterrata sentiero N° 33 lungo il fiume Kasseril fino al bivio con il sentiero N° 32-33,che prendiamo, in direzione della Malga Gampen. Una volta raggiunta la malga prendiamo il sentiero N° 35 fino al Rifugio Genova dove pernotteremo. Nel pomeriggio proviamo a salire sul Sas de Putia (mt. 2875),prendendo il sentiero N° 4-35 all’inizio (Alta via delle Dolomiti) e N° 4 poi fino alla forcella de Putia (mt. 2485) da dove poi lungo sentiero ripido a zeta si raggiungerebbe la cima,ma dobbiamo desistere per pioggia e grandine. Ripieghiamo sulla facile Zendleser Kofler (mt. 2422) proprio sopra il rifugio. Il secondo giorno partiamo presto dopo una super colazione,scendendo lungo la strada bianca fino alla malga Gampen e poi,sempre sul N° 35,proseguiamo fino a prendere il bellissimo sentiero Adolf Munkel Weg che attraversa sotto le Odle un bosco ricco di Cirmoli veramente splendido. Una volta arrivati al bivio con il sentiero N° 28 con indicazione Malga Brogles lo prendiamo e saliamo fino al splendido prato del rifugio proprio sotto le Odle,dove passeremo la seconda notte. Il Rifugio offre un’ospitalità speciale grazie ai prodotti naturali che ci vengono offerti direttamente dal gestore della malga che ospita mucche,vitelli,galline e maiali. Nel pomeriggio saliamo fino alla forcella Pana seguendo il sentiero N° 6,attrezzato con cordino metallico nell’ultimo ripido tratto. La vista sulla Val Gardena risulta veramente da mozzafiato. Il terzo giorno lasciamo Malga Brogles e ritorniamo sul sentiero AMW N° 35 fino al bivio per la Malga Glatsch che raggiungiamo in circa un’oretta di cammino. Dalla Malga seguiamo in discesa la strada bianca sentiero N° 33 in direzione Rifugio Zannes fino ad arrivare al parcheggio dove abbiamo lasciato le macchine. Ringrazio per l’ottima compagnia i miei amici di avventura Lollo,Biz,Ale,Alessia,Fede,Luca e Sonia per gli amici Sara.

sabato 14 agosto 2010

Malga Palaer (mt. 946) - Pregasina -




Punto di partenza: Riva del Garda via Giacomo Cis

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Dislivello fino al punto più alto: m 881
Durata percorso: 2 ore e 1/2 salita + 1 ora e ½ di discesa
Siluppo: km 17
Difficoltà: bassa
Percorso on Gpsed: http://gpsed.com/track/6133625059078541156
Punti di appoggio: Hotel Panorama – Pregasina -
Escursione effettuata in data: 14/08/2010
Voto: 7,5

Bellissima gita con panorami sul lago mozzafiato su un percorso facile e molto frequentato da mtb. Decido di partire dall’inizio della strada via Giacomo Cis,conosciuta da tutti come “la Ponale” e lungo le gallerie della prima guerra mondiale e la vista magnifica sul lago,raggiungo il bivio che prenderò a sinistra per Pregasina attraversando su un ponte la valle del del Ponale. Da qui la strada asfaltata si restringerà salendo a tornanti fino all’uscita della galleria stradale che dalle valle di Ledro porta a Pregasina. A piedi seguendo dei sentieri segnati a terra taglio tutti i tornanti salendo dritto fino alla Madonnina su un punto panoramico di rara bellezza. Ora tengo la strada asfaltata per pochi metri e mi ributto su un tratto sterrato ripido che sale a destra per poi risbucare sulla medesima strada subito sotto il paese di Pregasina (mt. 532) con l’Hotel Panorama (http://www.hotelpanoramapregasina.it ) dall’ottima cucina e dalla calda accoglienza famigliare. Continuando a salire e passata la chiesa si prende la strada sterrata sentiero n° 422b che sale ripida nel bosco fino dopo alcuni km sbucare a Bocca Larici con l’omonima punta (mt. 907) dove è possibile ammirare un panorama di rara bellezza. Proseguendo a destra lungo la strada sterrata si arriva in 10 minuti a Malga Palaer (946). A piedi,da Pregasina, si può seguire il sentiero che taglia la strada sterrata salendo ripidi nel bosco,ma senza abbandonare di vista la strada. Il ritorno viene effettuato dal medesimo percorso di salita.

venerdì 13 agosto 2010

Cena sullo Stivo di sera - Basso Sarca -


Punto di partenza: Loc. S.Antonio – S. Barbara -

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Dislivello fino al punto più alto:
Durata percorso: 2 ore salita + 1 ora e ½ di discesa
Siluppo: km 8,50
Punto di appoggio: Rifugio P.Marchetti (mt. 2009)
Difficoltà: bassa
Percorso on Gpsed: non disponibile
Escursione effettuata in data: 12/08/2010
Voto: 7,5

Splendida serata passata a cena al Rifugio Marchetti sul monte Stivo (mt. 2059) minacciata dalla pioggia ma invece,tranne poche gocce prima di arrivare alla macchina,rimaniamo sempre all’asciutto. Combriccola formata da me,Alan con i suoi 10 kg in più,Elisabetta ed il suo trepiedi,Carmelo,Ale e Fede. Partiti con mezzora di ritardo dal parcheggio guadagnamo velocemente quota portandoci alle Prese e,al fontanone per le vacche,poi dove effettuamo la prima pausa. Anche se Alan continua a lamentarsi delle sue ginocchia non cala il ritmo fino alle Malghe dove dobbiamo fare attenzione ai 2 cani che giustamente vigilano la zona. L’ultimo sforzo lo portiamo a termine in tranquillità con la Betta che continua ad immortalare i paesaggi con la sua macchina fotografica da mille e una notte. Decidiamo di saltare la vetta ed andare subito a tavola per evitare sorprese meteo. Dopo una cena super seguiamo il sentiero N° 608 fino alle malghe facendo attenzione a non scivolare a causa dell’alta umidità posatasi sui sassi.

sabato 7 agosto 2010

Rifugio S.Pietro (mt. 976) - Monte Calino -


Punto di partenza: Varignano (m 98)
Dislivello fino al punto più alto: m 971
Durata percorso: 3 ore di salita + 1 e ½ di discesa
Siluppo: -
Difficoltà: media
Percorso on Gpsed: non disponibile
Escursione effettuata in data: 02/08/2010
Voto: 7

Da Varignano prendiamo l’olivaia che sale ripida fino a Volta di Nò e poi sempre per strade di campagna molto ripide arriviamo a Vandrino da dove troviamo una freccia Sat che,all’altezza dell’unica casa presente,ci mette sul sentiero che sale diritto e ripido per alcuni Km fino alla strada che porta a Treni. Si passa prima vicino ad un rudere per poi arrivare su strada asfaltata che porta in direzione Treni. Noi prendiamo a sinistra in discesa per circa 700 metri e poi a destra lungo il sentiero n°401 che sale in forte pendenza fino al rifugio S.Pietro (mt. 976, Tel. 0464/500.647, Tel. gestore 0464/502.150, prenotazione consigliata per il pranzo, generalmente sempre aperto nei week-end tutto l'anno)dove possiamo assaporare la migliore cucina Trentina.
Il ritorno lo effettuo sempre dal sentiero sotto il rifugio e poi sulla strada asfaltata fino alla Croce,tagliando il tornante seguendo il sentiero Frassati che scende fino a Calvola e poi lungo il sentiero del Salt che arriva sul tornante della statale in località revedù. Da li prendo a sinistra verso la discarica per tornare a Vandrino,Fontanelle,Volta di Nò e di nuovo giù per l’olivaia fino a Varignano.

Monte Altissimo-Malga Campei - Catena del Baldo -



Punto di partenza: Prati Nago (mt. 1560) fino alla sbarra

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Dislivello fino al punto più alto: m 519
Durata percorso: 4 ore
Siluppo: -
Difficoltà: semplice
Punti di appoggio: Rifugio Altissimo D. Chiesa (mt. 2059) http://www.rifugioaltissimo.it
Malga Campei (mt. 1469) http://www.malgacampei.it/
Percorso on Gpsed: non disponibile
Escursione effettuata in data:03/08/2010
Voto: 7,5

Parcheggiata la macchina lungo uno degli ultimi tornanti prima del divieto (sbarra) prendiamo il sentiero n°601 che porta,tagliando la strada bianca,al Monte Varagna (mt. 1779) e al Monte di nago poi (mt. 1875). Prima di salire di nuovo lungo il sentiero si può soffermarsi un attimo ad ammirare lo splendido panorama del Lago di Garda,Ledro e delle montagne adiacenti. Sempre lungo il sentiero n° 601 ci arrampichiamo per un tratto ripido fino ad un pianoro da dove ci prepariamo per l’ultimo sforzo prima di arrivare alla cima del Monte Altissimo (mt. 2079) lasciando il rifugio D.Chiesa sulla sinistra.
Ora dopo esserci riposati un attimo al rifugio,prendiamo il sentiero n° 622 in direzione Nord che scende lungo il versante destro della Valle del Parol per poi lungo sentiero a zig zag addentrarci dentro ed ammirare le numerose marmotte che ci faranno compagnia fino alla Malga Campei dove sarà possibile assaporare dei piatti speciale e genuini allo stesso tempo.
Il ritorno alla Varagna lo facciamo lungo il sentiero n° 624b per evitare la ripida e buia rampa sotto bosco del n° 624,passando in mezzo alla Valle del Parol per poi risalirla sulla sinistra orografica e ritornare sul sentiero principale che ci porterà di nuovo alla Varagna. Il ritorno decidiamo di farlo sulla strada bianca principale visto l’avvicinarsi del buio.