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lunedì 25 aprile 2011

Giro dei due sassi (mt. 1108) - Mt. Velo di Arco - Monti del Garda




Accesso: S.Martino,fraz. di Arco a destra in direzione Trento

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Punto di partenza: P.za Francesco Saverio Ribbia dalla fontana
Dislivello: m 1028
Esposizione: Sud-Est
Durata salita: 2 ore e 1/2
Sviluppo: km 27 inc. la discesa
Discesa: Corno,dal Monte Velo a Bolognano
Difficoltà: media
Punti di appoggio: Agritur Torboli in loc. Monte Velo Escursione effettuata in data: 25/04/2011
Percorso Gps
Cartina topografica del percorso
Voto: 8,5

Riempite le borracce dalla fontana della piazzetta del centro di S.Martino,io e Riki, cominciamo la nostra avventura arrampicandoci lentamente lungo i tornanti della strada che porta a Troiana. Il panorama,man mano che si sale,si fa sempre più interessante e suggestivo con la sempre piacevole vista sulle pareti per l'arrampicata sportiva e sul lago di Garda. La salita "molla" raramente e solo nel castagneto di Pianaura si può leggermente tirare il fiato prima di un altro tratto impegnativo sul bivio per Troiana che raggiungiamo con non pochi sforzi passando per un capitello con un Cristo. Lasciata Troiana (mt.644) sulla destra immersa nei prati verdi affrontiamo ancora un paio di duri tornanti su del ciottolato prima e di nuovo sullo sterrato poi,prima di scendere leggermente a Carobbi (mt. 754). Ora prendiamo sempre a destra in leggera salita in direzione Monte Velo-Malga Zanga-Vallestrè addentrandoci nel bosco per ca. 500 mt. fino ad un'ampia curva a destra con sbarra,dopo un breve saliscendi. Ora l'attraversata sul lato basso del Monte Stivo sempre in leggera discesa risulta mai di dure pendenze ma lo sviluppo importante la rende sempre difficoltosa. Dopo ca. 4,7 km sempre dritti scendiamo leggermente fino al Passo due sassi (mt. 1108) da dove ci soffermiamo un minuto ad ammirare il panorama della nostra "Busa".
Ancora un paio di km di saliscendi,sempre in direzione sud,e arriviamo al bivio per Malga Zanga che ignoriamo e proseguiamo fino all'Agritur Torboli e all'innesto con la strada provinciale del Monte Velo poi. Ora scesi per circa 500 mt. su un tornante a destra prendiamo la strada che porta alla chiesetta di S.Francesco entrando nel bosco. Seguiamo sempre dritti facendo attenzione a non finire sulle strade di proprietà privata e dopo una breve salitella arriviamo all'inizio della discesa finale. Lo sterrato presenta qualche difficoltà all'inizio ma poi divnta l'ideale per una veloce discesa fino a Bolognano facendo attenzione alla sbarra verso la fine.

domenica 24 aprile 2011

Pregasina (mt. 532) dalla strada del Ponale Giacomo Cis





Accesso: Riva del Garda lato occidentale

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Punto di partenza: Dal bar Nazionale
Dislivello: m 466
Esposizione: Nord-Est
Durata salita: 2 ore
Sviluppo: km
Difficoltà: semplice
Punti di appoggio: Hotel Rosalpina e Hotel Panorama
Escursione effettuata in data: 23/04/2011
Percorso Gps
Cartina topografica del percorso
Voto: 9

Itinerario fantastico lungo la "Regina d'Europa",la strada del Ponale, che porta a Pregasina seguendo la vecchia strada per la Val di Ledro inerpicandosi si tornanti a picco sul lago,regalando scenari ed emozioni indescrivibili.
Partiti dalla piazza della Navigarda prendiamo la strada in direzione Limone e prima della galleria saliamo a destra sul cavalcavia pedonale che porta allo sterrato della Ponale con la prima galleria. All'inizio la salita rimane graduale e mai dura e lentamente prendiamo quota ammirando sempre più il panorama che man mano si fa sempre più interessante. Facendo attenzione a rimanere sulla destra nelle gallerie per evitare scontri con i biker in discesa arriviamo fino ad una restrittoia strutturale e subito dopo ad un ampio tornante a destra che noi buchiamo prendendo a sinistra in direzione Pregasina.
Passati un ponte ora la strada si stringe e le pendenze aumentano ma con esse anche i fantastici scenari sottostanti creati dalle rocce a picco sul lago. Come un lungo serpente la strada sale a tornanti in mezzo alla vegetazione fino ad arrivare sulla strada statale in prossimità di una galleria dove prendiamo a sinistra. Subito dopo troviamo sulla sinistra La Madonnina,un splendido punto panoramico. Continuamo la nostra salita seguendo sempre la strada asfaltata passando prima dall'Hotel Rosalpina e poi dall'Hotel Panorama tutti due a Pregasina ossia la nostra meta.
Come prima uscita può bastare così oggi ma da lì partirebbero altre gite ancora più sensazionali.

domenica 10 aprile 2011

Cima Grostè (mt. 2901) - Gruppo del Brenta -




Accesso: Strada per Madona di Campiglio e parcheggio a pagamento presso la cabinovia del Grostè

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Punto di partenza: Stazione a monte della Cabinovia del Grostè presso Rifugio Stoppani
Dislivello: m 768
Esposizione: Nord
Durata salita: Dal Rifugio Stoppani a Cima Grostè 1 ora e 1/2
Dal sentiero Tuckett a Corna Rossa 45 min.
Sviluppo: km 14,70 incluse le discese
Difficoltà: media-alta nei canalini
Attrezzatura: normale da sci alpinismo e picozza e ramponi per la Cima Grostè
Punti di appoggio:
Ristorante Malga Montagnoli

Rigugio Boch

Rifugio Grostè G. Graffer

Rifugio Stoppani

Escursione effettuata in data: 10/04/2011
Percorso Gps
Foto
Cartina topografica del percorso
Voto: 9

Bella gita con Andrea nel cuore delle dolomiti del Brenta lungo il percorso della gara di sci alpinismo che si svolge sul Grostè. Decidiamo di prenderci una giornata di relax così saliamo con gli impianti fino al Rifugio Stoppani (mt. 2500). Da quì seguiamo verso destra attraversando la pista da sci mirando alla Cima già ben visibile e in particolare al ripido canale che sale dritto alla Bocchetta alta dei camosci (mt. 2859) dopo numerose inversioni molto ripide. Ora tolte le pelli e messo i ramponi saliamo sulla cima attraversando la bocca innevata verso la roccia e saliamo in vetta lungo una fessura non troppo difficile prima di arrivare alla croce. Tornati alla bocca e rimessi gli sci ai piedi ci prepariamo per la ripida discesa scendendo per circa 100 metri di dislivello tenendoci a destra nello stretto canalino fino alla Bocchetta dei Camosci (2771) che passiamo a destra per prendere un'altro canale fino ad un falso piano. Ora scendiamo al centro fino a dei grossi massi e decidiamo di tagliare in traverso verso destra cercando di stare il più vicino alle rocce di Cima Grostè e lungo dei sali scendi arriviamo fino al punto di ripellatura. Si ricomincia a salire in direzione destra verso la Corna Rossa (mt 2417) che raggiungiamo risalendo un versante abbastanza ripido e passando tra delle rocce arriviamo in campo aperto prima dell'ultima discesa. Contenti per l'ottima giornata con tratti alpinistici ci dedichiamo alla piacevole discesa tenendoci a destra fino all'entrata nelle piste da sci per poi arrivare fino alla stazione a valle della Cabinovia del Grostè.

lunedì 4 aprile 2011

Adamello (mt.3539) e discesa Pisgana - Gruppo Adamello -




Accesso: A 22 fino a Mezzocorona,direzione Cles poi Val di Sole fino al Passo del Tonale

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Punto di partenza: Stazione a monte cabinovia che porta al Passo Paradiso ( l'itinerario classico inizierebbe prendendo gli altri 2 impianti fino al Passo Presena)
Dislivello: m 2000 ca.
Esposizioni: ovest sud est nord
Durata salita: 1 ora al passo Presena,3 ore alla Cima Adamello,2 ore al Passo Venezia (esclusa la discesa)
Sviluppo: km 35 (inclusa la discesa)
Difficoltà: alta,sia per la preparazione fisica che per la discesa in direz. P.sso degli Inglesi lungo cresta rocciosa e ghiacciata
Attrezzatura: normale da sci alpinismo,ramponi
Punti di appoggio: Rifugio Mandron città di Trento (mt. 2449)
Rifugio Lobbia Alta ai caduti dell'Adamello (mt.3040)
Escursione effettuata in data: 3/04/2001
Percorso Gps
Foto
Cartina topografica del percorso
Voto: 9,5

Altra impresa,altra giornata memorabile di sci,sole e montagna sui ghiacciai dell’Adamello senza contare la superba discesa di ca. 2000 metri fino a Ponte di Legno lungo il ghiacciaio del Pisgana. Itinerario da svolgersi solo in condizioni meteo perfette e di difficile orientamento per gli immensi spazi aperti dei ghiacciai.
Vista la giornata eccezionale e la concomitanza con la massacrante gara di sci alpinismo Adamello Ski Race,per chi voleva seguire la gara erano gratuiti i tre impianti di risalita che partivano da Ponte di Legno, a sinistra provenendo da Trento, con Cabinovia fino a passo Paradiso (mt. 2573) e con seggiovia e ancoretto fino al Passo Presena (2980). Ma siccome mio fratello Marcello (un super!) ha una certa avversità per le cose semplici decidiamo di rinunciare agli ultimi 2 impianti di risalita e con le pelli agli sci cominciamo a risalire la pista sotto gli impianti fino al passo Presena,trasformando una gita di 1400 metri di dislivello in una massacrante ma stupenda gita di circa 2000.
Consiglio comunque di spezzare l'itinerario in 2 giorni pernottando per esempio al Rifugio Mandron.
Tolte le pelli cominciamo una bella discesa tenendoci alla nostra destra fino al Rifugio Mandron Città di Trento (mt 2449) da dove scendendo ancora per circa 100 metri di dislivello arriviamo in un pianoro da dove ripelliamo e cominciamo la leggera ascesa tenendo le Lobbie alla nostra sinistra intravedendo il fantastico Rifugio Lobbia Alta ai caduti dell’Adamello posizionato su un cocuzzolo tra le rocce. Continuando l’interminabile falso piano del ghiacciaio dell’Adamello e Pian di neve arriviamo fino all’ultima pala prima della cima dopo aver svoltato verso destra. Questo tratto e' sembrato interminabile con uno sviluppo di circa 10 km. Senza nessuna difficoltà arriviamo alla splendida Cima dell’Adamello con campana con una vista incredibile. Ora scendendo con gli sci dalla parte opposta di salita per circa 200 metri tenendo la cresta alla nostra sinistra arriviamo ad una cresta rocciosa che,con gli sci negli zaini tenendoci ben saldi al cordino fissato per i partecipanti alla gara,affrontiamo in discesa. Tenendo il passo degli Inglesi alla nostra sinistra risaliamo ancora con gli sci fino al Corno Bianco (mt. 3434) e seguendo la valle a sinistra fino ad un altro pianoro da dove ripelliamo e saliamo ancora fino al Passo degli Italiani da dove togliendo gli sci passiamo tra delle rocce fino allo spiazzo sottostante e tolte le pelli effettuiamo una bella sciata tenendoci sempre a sinistra del vallone fino alla successiva ripellata per l’ultimo sforzo fino al Passo Venezia (mt 3226). Da qui in poco tempo saliamo facilmente alla Cima Venezia (mt. 3290). Ora non ci resta che goderci la superba discesa fino a Ponte di Legno lungo i pendii magici del ghiacciaio Pisgana ovest al centro del Vallone all’inizio per poi passare a sinistra nell’unico passaggio pericoloso (informarsi sempre prima sulle condizioni dell’itinerario,pericolo valanghe!). Seguire poi sempre la strada lungo la Valle Narcanello che arriva fino alla pista da sci di Ponte di Legno che seguiamo fin dopo il Ristorante sulla pista per poi arrivare al tornantone della strada statale per Ponte di legno.