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giovedì 30 dicembre 2010

Monte Fravort (mt.2347) - Lagorai - Val dei Mocheni




Punto di partenza: Loc. Cinquevalli - Roncegno -
Dislivello: mt. 910
Tempo di salita: 2 ore e 1/2
Difficoltà: facile
Esposizione: Sud-Est
Escursione effettuata in data: 30/12/2010
Punti d'appoggio: nessuno
Percorso on Gpsed: http://gpsed.com/track/6133625058123083531
(attenzione manca il percorso nella parte centrale)
Voto: 7

Lasciata la macchina 300 mt. prima del Rifugio Erterle (mt. 1440 www.rifugioerterle.it/il-rifugio ) prima del ponticello,risalgo lungo il prato sulla destra idrografica del riuscello fino ad uscire dal bosco in un ampio pianoro con una piccola baita in località La Bassa (mt. 1850). Ora normalmente si prenderebbe la direzione nord-ovest per salire dal Monte Fravort sud (mt. 2037) per poi salire lentamente in cresta fino alla meta. Prendo invece la dorsale sud del Fravort che livemente sale fino alla cima con Croce dopo alcune zeta.

domenica 26 dicembre 2010

Amjoch (mt. 2405) - Terento - Val Pusteria





Punto di partenza:presso B & B Nunewieser (mt. 1500) - Terento -

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Dislivello: mt. 905
Tempo di salita: 2 ore
Difficoltà: facile
Esposizione: sud
Escursione effettuata in data: 27/12/2010
Punti d'appoggio:nessuno
Percorso on Gpsed: http://gpsed.com/track/6133625057769057843
Voto: 7

Lasciata la macchina nel parcheggio del B & B Nunewieser saliamo subito dritti entrando nel bosco tagliando la strada forestale sent. N° 5a che sale diritta fino alla cima. Di tanto intanto troviamo dei prati con baite fino al limite boschivo. Da qui continuamo la salita ma dopo alcune centinaia di metri,causa il vento fortissimo,ci ripariamo all'interno di una vecchia stalla in attesa che migliorino le condizioni meteo. La visibilità rimane limitata a poche decine di metri pertanto decidiamo di toglierci le pelli e scendere lungo il bosco per poi risalire per l'ultima discesa.

martedì 2 novembre 2010

Cima Sat (mt. 1246) dal sentiero dei Crazidei




Punto di partenza: Riva del Garda - Via Monte Oro -

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Dislivello: m 1166
Durata salita: 3 ore
Siluppo: 6,30 km
Difficoltà: media-alta
Punti di appoggio: nessuno
Percorso on Gpsed: http://gpsed.com/track/6133625057223757544
Escursione effettuata in data:31/10/2010
Voto: 7

La splendida vista che si scorge dalla Cima a picco sul lago e su Riva rimane impressa nell'anima. Presa la passeggiata che porta al Bastione (mt. 210) dopo nuerosi tornanti ci teniamo a destra proprio prima della roccaforte e seguiamo il sentiero N° 404 che sale ripido in direzione della Chiesetta di S.Brabara e della Capanna omonima. Sbucati su una strada tagliafuoco pianeggiante prendiamo a destra e la seguiamo per circa 10 minuti fino al bivio a sinistra per il sentiero N° 418 dei Crazidei. Il sentiero sale subito molto ripido e con numerosissimi tornanti ci terrà impegnati per parecchio tempo dandoci poco respiro. Passati davanti ad un piccolo cimitero di guerra del 1915-18 continuamo a salire per poi discendere leggermente a sinistra fino al masso che fa da cima che raggiungiamo dopo un breve passaggio con cordino metallico e scaletta. Ora non ci resta che gustarci la fantastica visuale sul lago e sulla "busa". Per il ritorno seguiamo la medesima via, oppure senzaltro più panoramica,possiamo scegliere di salire leggermente per pochi minuti sul sentiero N° 413 seguendolo a sinistra per poi scendere lungo il N° 404 in direzione Capanna S.Barbara (mt. 560) e poi Riva del Garda.

domenica 5 settembre 2010

Malga Campei (mt. 1469) - Catena del Baldo -




Punto di partenza: Prati Nago (mt. 1560) fino alla sbarra

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Dislivello fino al punto più alto: m 219
Durata percorso: 1 ora
Siluppo: km 3
Difficoltà: semplice
Punti di appoggio: Malga Campei (mt. 1469) http://www.malgacampei.it/
Percorso on Gpsed: http://gpsed.com/track/6133625060835661232
Foto: http://www.facebook.com/album.php?aid=217227&id=634501556&l=b25f57aebc
Escursione effettuata in data:03/09/2010
Voto: 7

Parcheggiata la macchina lungo uno degli ultimi tornanti prima del divieto (sbarra) prendiamo il sentiero n°601 che porta,tagliando la strada bianca,al Monte Varagna (mt. 1779). Proseguiamo lungo il sentiero per 10 minuti fino ad arrivare ad un punto panoramico proprio prima di salire a sinistra per il ripido sentiero. Per non arrivare tardi a tavola torniamo subito indietro fino alla Varagna e scendiamo lungo il sentiero N° 624 in direzione Nord passando per il rudere della Malga Campiglio (mt. 1665) e inoltrandoci nel bosco per tratto ripido poi. La Malga Campei rimane sempre in vista e arrivati ai prati la raggiungiamo in 10 minuti. Consuelo ci aspetta e ci delizierà con la sua splendida e genuina cucina. Il ritorno lo effettuamo lungo il medesimo percorso ad eccetto dell'ultimo tratto, che al buio,preferiamo farlo lungo la strada bianca invece che il sentiero.

Monte Cogorna (mt. 1866) - Bleggio superiore -



Punto di partenza: Fiavè loc. Cornelle (m. 711)

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Dislivello fino al punto più alto: m 1155
Durata salita: 3 ore e 1/2
Siluppo: 4,00 km
Difficoltà: media
Punti di appoggio: nessuno
Percorso on Gpsed: non disponibile
Escursione effettuata in data:05/08/2010
Voto: 7,0

Arrivato alla loc. Cornelle (mt. 711) prendiamo la strada forestale sentiero N° 461 ed entriamo nel bosco. La strada dopo un tratto di leggera salita comincia ad inerpicarsi sempre più e lo sarà fino ai prati della Cogorna (mt. 1550) tranne che per pochi tratti. Il sentiero non presenta cambi di direzioni o di sentieri pertanto si rimarrà sempre sul sentiero iniziale. Dopo 2 ore e mezzo di cammino si arriva a dei prati da dove facilmente si raggiunge la malga (mt. 1667) e dopo avere passato il bivio con il sentiero N° 462 e aver camminato per circa 20 minuti dopo la malga, si tiene la sinistra per salire sul Monte Cogorna (mt. 1866)

domenica 29 agosto 2010

Drena-Monte Stivo in MTB




Punto di partenza: Drena dopo il tunnel SP 84 bivio a destra indicazione Malga Campo

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Dislivello fino al punto più alto: m 1489
Durata percorso: 4 ore salita
Siluppo: Km 16
Difficoltà: alta (diversi tratti con bicicletta in spalle)
Percorso on Gpsed: http://gpsed.com/track/6133625059958398635 (discesa)
Punti di appoggio: Rifugio Prospero Marchetti allo Stivo www.rifugiostivo.it
Foto: non disponibili
Escursione effettuata in data:24/08/2010
Voto: 8

Arrivati alla frazione Luch,io e il tenace Richi, prendiamo a destra in direzione Malga Campo e piano piano risaliamo i diversi tornanti che si inerpicano senza tregua nel bosco e dopo circa 8 km arriviamo ai prati di malga Campo di Drena (mt. 1379). Da quì abbiamo 2 possibilità. La prima prevede di seguire la strada bianca che sale a destra tenendosi più in alto,verso il bosco lungo il sentiero N° 623 all’inizio e dopo alcuni tornanti dirigersi verso Nord (Cima Alta),facendo attenzione dopo circa 1,5 km ad un sentiero non segnato sulla destra che tornando indietro entra nel bosco. Dopo circa 100 metri si unisce di nuovo al sentiero N° 623 che lungo un dolce falso piano nel bosco arriva fino a Cima Bassa (mt. 1705). Da quì, proseguendo lungo il sentiero, si arriva fino al bivio sentiero N° 617-617 b segnato con cartello che portano entrami allo Stivo. Questa opzione risulta la meno consigliata e non mappata. La seconda possibilità,vede percorrere la strada bianca che rimane più in basso lungo i prati della malga Campo e che sale dolcemente in direzione Vallestrè addentrandosi nel bosco in direzione sud e cominciando a salire nel lungo il sentiero N° 666. Ora, una volta fatto il primo tornante a sinistra si prende la strada che "buca" il tornante successivo a destra prima di una ripida salita cementata. Passando una sbarra si prosegue sulla mulattiera che sale lievemente fino al rudere di una malga che rimane a destra,proseguendo si arriva ad un parcheggio da dove ci si addentra nel bosco lungo un sentiero non segnato che in pochi minuti arriva sul sentiero N° 617 (il sentiero N° 617b non è percorribile in bici). Questo è il percorso più consigliabile in quanto pedalabile meglio e sempre su strada sicura e mappata. Ora non ci resta che arrampicarci per circa 30 minuti, lungo lo stretto e poco pedalabile sentiero che sale a tornanti fino al bivio con il sentiero N° 666 prendendo a sinistra. Dopo pochi minuti arriviamo fino alla Croce del Monte Stivo (mt. 2059) sicuri di aver compiuto una grande impresa. Per arrivare al Rifugio P.Marchetti (mt. 2009) torniamo leggermente indietro fino al bivio precedente e prendiamo a sinistra e dopo circa 100 mt. arriviamo in piano davanti alla porta pronti per il meritato pranzo!
Per la discesa scegliamo di seguire l'itinerario più sicuro ossia quello mappato,da ricordare che la discesa in bici dal monte Stivo lungo il versante ovest,ossia lungo i prati e le Malghe dello Stivo è assolutamente vietato.

martedì 24 agosto 2010

Monte Stivo (mt. 2059) - Basso sarca -



Punto di partenza: Strada provinciale del Monte Velo (terzo tornante dopo Salve Regina) mt. 650

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Dislivello fino al punto più alto: m 1409
Durata percorso: 3 ore e ½ di salita – 2 ore di discesa
Siluppo: Km 14,50
Difficoltà: media
Punti di appoggio: Rifugio P.Marchetti allo Stivo (mt. 2009)
Malga Zanga (mt. 1159) www.malgazanga.eu
Percorso Gps
Escursione effettuata in data:22/08/2010
Voto: 7,5

Lasciata la macchina su una delle piazzole ai lati della SP del Monte Velo comincio a salire di quota prendendo il sentiero N° 608 che taglia i tornanti della strada asfaltata,sotto il bivio per la chiesa di S.Francesco.
Arrivato al bivio per l’Agritur Torboli e Malga Zanga prendo a sinistra e seguo la strada fino al primo, e lungo il sentiero N° 608 comincio a dirigermi verso la Malga, ma sul primo tornante a destra cementato mi tengo a sinistra lungo un sentiero ben visibile fino ad arrivare in un prato con casetta di legno e da qui proseguo tenendomi a sinistra. Il sentiero sale senza respiro e dopo circa 2 Km di dura salita,passando per la loc. Castil (mt. 1245) con fontana, arrivo alla località Le prese (mt. 1480). Da qui,lungo il sentiero N° 608b seguo la strada ben visibile che sale allo Stivo (mt. 2059) tagliando tutto il versante per lungo rettilineo in direzione Nord e dopo alcuni tornanti arrivo alle malghe dello Stivo (mt. 1748). Ora il sentiero sale a sinistra verso i mughi per poi tornare a destra ad incrociarsi con la traccia di quello proveniente dal Costone. Ancora qualche fatica e arrivo al Rifugio Marchetti (mt. 2009) e in pochi minuti alla Croce del Monte Stivo (mt. 2059). Dopo aver pranzato alla grande grazie alla cucina da “ristorante” del Matteo decido di scendere lungo il costone e seguo quindi il sentiero che dal rifugio scende in direzione Sud prima e Ovest poi proprio sul crinale del Costone appunto lungo un tratto molto ripido,ritornando alle Prese. Da qui seguo la strada “normale” ben tracciata fino alla loc. S.Antonio per poi prendere a destra in direzione Malga Zanga,ben segnata, passandola e tornando all’Agritur Torboli e tornando alla macchina dal medesimo sentiero di salita,ossia il N° 608.

Monte Stivo da Malga Campo di Drena (mt. 2059)



Punto di partenza: Parcheggio Malga Campo di Drena (mt.1379)

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Dislivello fino al punto più alto: m 680
Durata percorso: 2 ore salita – 1 ora e 1/2 discesa
Siluppo: Km 10,30
Difficoltà: facile
Percorso on Gpsed: http://gpsed.com/track/6133625059883610141
Foto: http://www.facebook.com/album.php?aid=206826&id=634501556&l=a423087939
Escursione effettuata in data:23/08/2010
Voto: 7

Gruppo numerosissimo per quest’escursione notturna con partenza da Malga Campo e arrivo sul Monte Stivo (mt. 2059) sperando di essere accompagnati dalla luna piena. Iniziamo l’ascesa prendendo il sentiero strada sterrata N° 623 che taglia il prato passando sotto le malghe portandosi dopo alcuni tornanti in prossimità del bosco da dove,proprio sul primo tornante a sinistra,prendiamo il sentiero segnato che sale dritto tagliando per 2 volte la strada bianca. Entrati nel bosco il sentiero sale ripido leggermente a destra e dopo 20 minuti circa di cammino svolta a destra per un lungo rettilineo quasi piano fino ad arrivare a La Madonnina – Cima bassa (mt. 1684). Da quì seguiamo il sentiero N° 617 che sale in cresta fino al bivio con il N° 617b. Noi decidiamo di seguire la via più comoda,ossia il N° 617 e prendiamo a destra e dopo diverse zete raggiungiamo il bivio con il N° 666 e proseguiamo tenendoci a sinistra risalendo la cima fino alla Croce del Monte Stivo. In pochi minuti scendiamo il versante fino al rifugio P.Marchetti (mt. 2009) dove ci attende il Matteo con i suoi piatti succulenti. Il ritorno lo facciamo sempre lungo il sentiero N° 617 passando proprio sotto il rifugio. La discesa,tranne qualche problema di digestione dovuto all’abuso di salamelle e alla Betta che si sofferma a tirare fuori la sua attrezzatura da fotografa di classe non appena appare la luna piena,trascorre tranquilla lungo il sentiero di salita. Gran merito della riuscita della gita e’ da attribuire al fantastico gruppo numeroso e sempre allegro.

giovedì 19 agosto 2010

Rifugio Genova e Malga Brogles - Val di Funes -




Punto di partenza: Rifugio Zannes (mt. 1685),S.Maddalena – Val di Funes –

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Dislivelli: I° giorno m 612 – II° giorno m - 252
Durate: I° giorno 2 ore e ½ - II° giorno 3 ore e 1/2
Sviluppi: I° giorno km 3,3 – II° giorno km 6,5
Difficoltà: media
Percorso on Gpsed: Disponibile solo per il tratto sul sentiero Adolf Munkel Weg n° 35 dalla palestra di roccia fino a Malga Brogles http://gpsed.com/track/6133625059329494413 (II° giorno)
Punti di appoggio: Malga Gampen (mt. 2062) - www.gampenalm.com
Rifugio Genova (mt.2297) - www.schlueterhuette.com
Malga Glatsch (mt. 1902) - www.glatschalm.com
Malga Brogles (mt. 2045) - Tel.0471/655642.

Escursione effettuata in data:16-17-18/08/2010
Voto: 9,5
Foto:http://www.facebook.com/album.php?aid=205645&id=634501556&l=b22a5f2c17

Sensazionale escursione di tre giorni nella val di Funes ai piedi delle Odle del parco Naturale Puez-Odle. Il primo giorno,dopo aver lasciato le macchine nel parcheggio a pagamento del Rifugio Zannes,prendiamo la strada sterrata sentiero N° 33 lungo il fiume Kasseril fino al bivio con il sentiero N° 32-33,che prendiamo, in direzione della Malga Gampen. Una volta raggiunta la malga prendiamo il sentiero N° 35 fino al Rifugio Genova dove pernotteremo. Nel pomeriggio proviamo a salire sul Sas de Putia (mt. 2875),prendendo il sentiero N° 4-35 all’inizio (Alta via delle Dolomiti) e N° 4 poi fino alla forcella de Putia (mt. 2485) da dove poi lungo sentiero ripido a zeta si raggiungerebbe la cima,ma dobbiamo desistere per pioggia e grandine. Ripieghiamo sulla facile Zendleser Kofler (mt. 2422) proprio sopra il rifugio. Il secondo giorno partiamo presto dopo una super colazione,scendendo lungo la strada bianca fino alla malga Gampen e poi,sempre sul N° 35,proseguiamo fino a prendere il bellissimo sentiero Adolf Munkel Weg che attraversa sotto le Odle un bosco ricco di Cirmoli veramente splendido. Una volta arrivati al bivio con il sentiero N° 28 con indicazione Malga Brogles lo prendiamo e saliamo fino al splendido prato del rifugio proprio sotto le Odle,dove passeremo la seconda notte. Il Rifugio offre un’ospitalità speciale grazie ai prodotti naturali che ci vengono offerti direttamente dal gestore della malga che ospita mucche,vitelli,galline e maiali. Nel pomeriggio saliamo fino alla forcella Pana seguendo il sentiero N° 6,attrezzato con cordino metallico nell’ultimo ripido tratto. La vista sulla Val Gardena risulta veramente da mozzafiato. Il terzo giorno lasciamo Malga Brogles e ritorniamo sul sentiero AMW N° 35 fino al bivio per la Malga Glatsch che raggiungiamo in circa un’oretta di cammino. Dalla Malga seguiamo in discesa la strada bianca sentiero N° 33 in direzione Rifugio Zannes fino ad arrivare al parcheggio dove abbiamo lasciato le macchine. Ringrazio per l’ottima compagnia i miei amici di avventura Lollo,Biz,Ale,Alessia,Fede,Luca e Sonia per gli amici Sara.

sabato 14 agosto 2010

Malga Palaer (mt. 946) - Pregasina -




Punto di partenza: Riva del Garda via Giacomo Cis

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Dislivello fino al punto più alto: m 881
Durata percorso: 2 ore e 1/2 salita + 1 ora e ½ di discesa
Siluppo: km 17
Difficoltà: bassa
Percorso on Gpsed: http://gpsed.com/track/6133625059078541156
Punti di appoggio: Hotel Panorama – Pregasina -
Escursione effettuata in data: 14/08/2010
Voto: 7,5

Bellissima gita con panorami sul lago mozzafiato su un percorso facile e molto frequentato da mtb. Decido di partire dall’inizio della strada via Giacomo Cis,conosciuta da tutti come “la Ponale” e lungo le gallerie della prima guerra mondiale e la vista magnifica sul lago,raggiungo il bivio che prenderò a sinistra per Pregasina attraversando su un ponte la valle del del Ponale. Da qui la strada asfaltata si restringerà salendo a tornanti fino all’uscita della galleria stradale che dalle valle di Ledro porta a Pregasina. A piedi seguendo dei sentieri segnati a terra taglio tutti i tornanti salendo dritto fino alla Madonnina su un punto panoramico di rara bellezza. Ora tengo la strada asfaltata per pochi metri e mi ributto su un tratto sterrato ripido che sale a destra per poi risbucare sulla medesima strada subito sotto il paese di Pregasina (mt. 532) con l’Hotel Panorama (http://www.hotelpanoramapregasina.it ) dall’ottima cucina e dalla calda accoglienza famigliare. Continuando a salire e passata la chiesa si prende la strada sterrata sentiero n° 422b che sale ripida nel bosco fino dopo alcuni km sbucare a Bocca Larici con l’omonima punta (mt. 907) dove è possibile ammirare un panorama di rara bellezza. Proseguendo a destra lungo la strada sterrata si arriva in 10 minuti a Malga Palaer (946). A piedi,da Pregasina, si può seguire il sentiero che taglia la strada sterrata salendo ripidi nel bosco,ma senza abbandonare di vista la strada. Il ritorno viene effettuato dal medesimo percorso di salita.

venerdì 13 agosto 2010

Cena sullo Stivo di sera - Basso Sarca -


Punto di partenza: Loc. S.Antonio – S. Barbara -

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Dislivello fino al punto più alto:
Durata percorso: 2 ore salita + 1 ora e ½ di discesa
Siluppo: km 8,50
Punto di appoggio: Rifugio P.Marchetti (mt. 2009)
Difficoltà: bassa
Percorso on Gpsed: non disponibile
Escursione effettuata in data: 12/08/2010
Voto: 7,5

Splendida serata passata a cena al Rifugio Marchetti sul monte Stivo (mt. 2059) minacciata dalla pioggia ma invece,tranne poche gocce prima di arrivare alla macchina,rimaniamo sempre all’asciutto. Combriccola formata da me,Alan con i suoi 10 kg in più,Elisabetta ed il suo trepiedi,Carmelo,Ale e Fede. Partiti con mezzora di ritardo dal parcheggio guadagnamo velocemente quota portandoci alle Prese e,al fontanone per le vacche,poi dove effettuamo la prima pausa. Anche se Alan continua a lamentarsi delle sue ginocchia non cala il ritmo fino alle Malghe dove dobbiamo fare attenzione ai 2 cani che giustamente vigilano la zona. L’ultimo sforzo lo portiamo a termine in tranquillità con la Betta che continua ad immortalare i paesaggi con la sua macchina fotografica da mille e una notte. Decidiamo di saltare la vetta ed andare subito a tavola per evitare sorprese meteo. Dopo una cena super seguiamo il sentiero N° 608 fino alle malghe facendo attenzione a non scivolare a causa dell’alta umidità posatasi sui sassi.

sabato 7 agosto 2010

Rifugio S.Pietro (mt. 976) - Monte Calino -


Punto di partenza: Varignano (m 98)
Dislivello fino al punto più alto: m 971
Durata percorso: 3 ore di salita + 1 e ½ di discesa
Siluppo: -
Difficoltà: media
Percorso on Gpsed: non disponibile
Escursione effettuata in data: 02/08/2010
Voto: 7

Da Varignano prendiamo l’olivaia che sale ripida fino a Volta di Nò e poi sempre per strade di campagna molto ripide arriviamo a Vandrino da dove troviamo una freccia Sat che,all’altezza dell’unica casa presente,ci mette sul sentiero che sale diritto e ripido per alcuni Km fino alla strada che porta a Treni. Si passa prima vicino ad un rudere per poi arrivare su strada asfaltata che porta in direzione Treni. Noi prendiamo a sinistra in discesa per circa 700 metri e poi a destra lungo il sentiero n°401 che sale in forte pendenza fino al rifugio S.Pietro (mt. 976, Tel. 0464/500.647, Tel. gestore 0464/502.150, prenotazione consigliata per il pranzo, generalmente sempre aperto nei week-end tutto l'anno)dove possiamo assaporare la migliore cucina Trentina.
Il ritorno lo effettuo sempre dal sentiero sotto il rifugio e poi sulla strada asfaltata fino alla Croce,tagliando il tornante seguendo il sentiero Frassati che scende fino a Calvola e poi lungo il sentiero del Salt che arriva sul tornante della statale in località revedù. Da li prendo a sinistra verso la discarica per tornare a Vandrino,Fontanelle,Volta di Nò e di nuovo giù per l’olivaia fino a Varignano.

Monte Altissimo-Malga Campei - Catena del Baldo -



Punto di partenza: Prati Nago (mt. 1560) fino alla sbarra

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Dislivello fino al punto più alto: m 519
Durata percorso: 4 ore
Siluppo: -
Difficoltà: semplice
Punti di appoggio: Rifugio Altissimo D. Chiesa (mt. 2059) http://www.rifugioaltissimo.it
Malga Campei (mt. 1469) http://www.malgacampei.it/
Percorso on Gpsed: non disponibile
Escursione effettuata in data:03/08/2010
Voto: 7,5

Parcheggiata la macchina lungo uno degli ultimi tornanti prima del divieto (sbarra) prendiamo il sentiero n°601 che porta,tagliando la strada bianca,al Monte Varagna (mt. 1779) e al Monte di nago poi (mt. 1875). Prima di salire di nuovo lungo il sentiero si può soffermarsi un attimo ad ammirare lo splendido panorama del Lago di Garda,Ledro e delle montagne adiacenti. Sempre lungo il sentiero n° 601 ci arrampichiamo per un tratto ripido fino ad un pianoro da dove ci prepariamo per l’ultimo sforzo prima di arrivare alla cima del Monte Altissimo (mt. 2079) lasciando il rifugio D.Chiesa sulla sinistra.
Ora dopo esserci riposati un attimo al rifugio,prendiamo il sentiero n° 622 in direzione Nord che scende lungo il versante destro della Valle del Parol per poi lungo sentiero a zig zag addentrarci dentro ed ammirare le numerose marmotte che ci faranno compagnia fino alla Malga Campei dove sarà possibile assaporare dei piatti speciale e genuini allo stesso tempo.
Il ritorno alla Varagna lo facciamo lungo il sentiero n° 624b per evitare la ripida e buia rampa sotto bosco del n° 624,passando in mezzo alla Valle del Parol per poi risalirla sulla sinistra orografica e ritornare sul sentiero principale che ci porterà di nuovo alla Varagna. Il ritorno decidiamo di farlo sulla strada bianca principale visto l’avvicinarsi del buio.

lunedì 26 luglio 2010

Monte Misone (mt. 1803) - Bleggio -



Punto di partenza: Passo del Ballino (m 760)

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Dislivello fino al punto più alto: m 1043
Durata percorso: 3 ore 1/2 di salita + 2 ore di discesa
Siluppo: km 14,5
Difficoltà: media
Percorso on Gpsed: http://gpsed.com/track/6133625061241776556
Escursione effettuata in data: 20/07/20 Voto: 7

Dedico questo itinerario a mio padre che a 71 anni riesce ancora a portarli a termine alla grande.
Parcheggiamo la macchina subito dopo il cartello Passo del Ballino nel piazzale a destra con fontana.
Salendo lungo la strada forestale,sentiero n° 432,si risale il fitto bosco fino a quando la strada finisce e comincia una era e proprio “scalata” sul sentiero che sale ripido fino al bivio per la ex Malga Fiavè che ale la pena visitare. Tornando in dietro e prendendo a destra per il sentiero n° 433 si arriva alla Malga Misone(Tenno) (mt. 1575) da dove si sale lungo sentiero fino alla sommità della nostra destinazione in circa 30 minuti. Il panorama sui monti locali è veramente speciale.

Monte Stivo (mt. 2059) - Basso sarca -

Punto di partenza: Arco,loc. Gazzi (mt. 300)
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Dislivello fino al punto più alto: m 1759
Durata percorso: 4 ore di salita + 2 ore di discesa
Sviluppo: km 22
Difficoltà: alta
Percorso on Gpsed: http://gpsed.com/track/6133625057271917805
Escursione effettuata in data:24/07/20
Voto: 8

Devo dire che per lasciare la macchina in loc. Gazzi e salire fino alla sommità del monte Stivo bisogna essere un po’ pazzi.. Prendo subito il sentiero n° 608 che taglia i tornanti della strada asfaltata portandomi velocemente,per il ripido sentiero,fino alla loc. Salve Regina (mt. 560) da dove proseguo ancora lungo il sentiero n° 608,sbucando di volta in volta sulla strada per il Monte Velo dopo la colonia omonima, fino a tornare sulla strada asfaltata all’altezza del bivio che porta all’agritur Torboli (http://www.facebook.com/group.php?gid=179322725004) dove è possibile mangiare dei piatti squisiti. Proseguendo si arriva alla Malga Zanga (mt. 1159) (http://www.malgazanga.eu) immersa nel verde e nella pace più ricercata. Proseguo fino al Castil prima e a S.Antonio poi (mt. 1220) arrivando sulla classica che porta allo Stivo sul sentiero n° 608 b. Ora si entra nel bosco per un tratto ripido uscendone in loc. Le prese (mt. 1550) e lungo carreggiata arriviamo fino alla Malga Stivo (mt. 1748) dove il sentiero torna ad essere il n° 608 fino al Rifugio P.Marchetti allo Stivo (mt. 2009). Da qui si sale in vetta in pochi minuti da dove è possibile ammirare un fantastico panorama su tutti i monti della zona. Il ritorno lo effettuo sulla stesso percorso della salita.

venerdì 23 luglio 2010

Passo Nota da Biacesa - Val di Ledro -




Punto di partenza: Biacesa (mt.418) dal parcheggio a sinistra appena dopo il bivio per Pregasina

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Dislivello fino al punto più alto: m 860
Durata percorso: 4 ore + 1 ora di discesa a Piani di Pur
Sviluppo: km 16,4
Difficoltà: alta
Escursione effettuata in data:17/07/20 Voto: 7,5
Percorso on gps:http://gpsed.com/track/6133625060960753735


Lasciata la macchina nel piazzale subito dopo il bivio per Pregasina,si torna leggermente indietro prendendo la ciclabile subito dopo il ponte. Appena iniziata la ciclabile si trova una fontana dove e’ meglio riempirsi la borraccia per evitare di rimanere senz’ acqua sulle terribili rampe che portano a Leano. Dopo circa 500 mt. lasciamo la ciclabile per entrare nel bosco lungo il sentiero n°429 che troviamo sulla sinistra sempre in direzione owest,che ci porterà ad un altro bivio che,prendendo a destra,ci porterà sulla strada che sale verso Leano sul sentiero n° 421.
Ora le pendenze si fanno sempre più sostenute e la strada da poco scampo con i suoi rari tornanti. Passato il bivio per Cadrione si può ammirare un belissimo panorama sulla bassa val di Ledro. La strada procede sempre senza dar scampo per alcuni chilometri fino ad arrivare a Leano (mt. 888),un bellissimo altipiano con alcune splendide casette ma soprattutto con una fontana. Passato l’abitato si sale per forestale lungo il bosco fino a Malga Vil (mt. 1109) dove troviamo una splendida fontana e 15 minuti dopo all’omonimo passo chiamato anche Guil (mt. 1322).
Da qui scediamo leggermente per il passo e prendiamo per Baita Segalla (mt. 1250) ,tenendo sempre il sentiero n° 421 dove c’e’ anche la possibilità di rifocillarsi per bene lasciando una piccola offerta.
Proseguiamo verso passo Nota lungo i sali e scendi e appena arrivati al prato del Rifugio Passo Nota (mt. 1240) prendiamo a destra,in discesa,il sentiero che ci porterà ai pian di Pur prima e al Lago di ledro poi,attraverso la valle Fontanina,sempre sul sentiero n° 421. Vicina la malga Cita.

mercoledì 7 aprile 2010

Cima delle Laste (Pfatten spitz mt. 2432) - Val di Sarentino -




Punto di partenza: Valdurna (Durnholz) mt. 1558 - parcheggio prima del lago omonimo,occhio al divieto.

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Dislivello: mt. 882
Tempo di salita: 2 ore e 30
Difficoltà: facile
Esposizione: ovest
Escursione effettuata in data: 05/04/2010
Voto: 7
Video:


Si sale a destra della strada,sul lato est della valle,subito dietro ad una casetta in legno risalendo un prato che porta velocemente verso il bosco. Si prosegue tra gli alberi fino ad incrociare una strada forestale che consiglio di seguire fino ad Eggenwiesl (mt. 1793) che altro non è che un bel pratone con una baita a valle ed una a monte,ottimo per la discesa con gli sci. Terminato il prato si rientra nel bosco praticamente proseguendo sempre in direzione est fino ad arrivare in spazio aperto. Da quì tenendosi prima leggermente a sinistra e poi a destra si arriva sotto la cima,segnata da croce ben visibile. Facilente si raggiunge la metà dopo aver oltrepassato diversi saliscendi ottimi in vista della discesa. Itinerario sicuro anche dopo copiose nevicate.

domenica 4 aprile 2010

Monte Cengledino (mt. 2137) - Val di Breguzzo -




Punto di partenza: fraz. Le sole (mt. 1352)

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Dislivello: mt. 847
Tempo di salita: 2 ore e 30
Difficoltà: facile
Esposizione: sud-est
Gita effettuata in data: 03/04/2010
Voto: buono

Facile e sicura gita anche dopo copiose nevicate con ottima vista sulle cime più famose della val Giudicarie. Nel bosco con la neve giusta si possono effettuare sciate memorabili.
Presa la val di Breguzzo si procede in macchina fino al ristorante-rifugio Limes e si prende la strada a destra fin alla località Le sole dove si parcheggia nei pressi di un impianto ormai dismesso di risalita. Il primo tratto si effettua sul prato della ex pista da sci per poi entrare nel bosco. Da qui si può scegliere di salire gradualmente seguendo la strada forestale oppure salire direttamente nel bosco fino all'arrivo in luogo aperto da dove scorgere la cima con antenne e croce della nostra metà. Ora non basta che salire diritti in vetta stando sulla dorsale a destra dell'ampio prato. La cima offre un vasto panorama della val Giudicarie e dei monti sull'altro versante della val di Breguzzo ossia il Giuggia ed il Benna e non per ultimo il Carè Alto (mt. 3462).

martedì 30 marzo 2010

Cima Marmotta (mt. 3330) - Val di Martello -




Punto di partenza: Parcheggio presso l'albergo Genziana o Schonblick (mt.2055)

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Dislivello: mt. 1245
Tempo di salita: 4 ore e 30
Difficoltà: media
Esposizione: nord

Itinerario non difficile e di rara bellezza dal lungo sviluppo che richiede un'ottima preparazione fisica. Lasciato il parcheggio si prende il sentiero N° 150-151 che entra subito nel bosco e dopo alcuni sali e scendi si arriva in un pianoro che si attraversa sul lato sinistro per poi seguire il sentiero che sale attraversando diritto il costone per poi curvare a destra ed arrivare al Rifugio N.Corsi (mt. 2265) chiuso d'inverno. Da quì si lascia il rifugio sulla destra e si sale lungo un canalino che svolta in alto a destra seguendo prima il sentiero N° 150 e subito dopo il sentiero N° 103 fino ad arrivare in un ampio vallone. Da qui si prosegue sempre diritto praticamente in piano,si passa il bivio che comprende anche il sentiero per la nostra destinazione,ma non lo teniamo in considerazione essendo il tragitto estivo e proseguiamo sempre diritti. Dopo circa 400 mt. dal ponte,cominciamo a salire di quota lungo un canalino a sinistra e proseguendo con un traverso fino a svoltare a sinistra per poi decidere se passare a destra o a sinistra un gruppo di rocce sul ripido. In discesa ci si accorgerà del rifugio Martello (mt. 2610),http://www.martellerhuette.com/
Tel. 0473 744790, che rimarrà in alto sulla destra orografica della vallata.
Raggiunta la Vedretta Alta non resta che attraversarla per poi mirare diritti alla bocca per l'ultimo sforzo prima di salire sulla cima. Prima di arrivare alla rampa finale possiamo ammirare sulla sinistra le tre Cime Venezia. Dalla Cima Marmotta si possono scorgere il Cevedale e il Gran Zebrù. La discesa viene effettuata lungo il medesimo percorso della salita.

lunedì 29 marzo 2010

Monte Serodoli (mt. 2706) - Val Rendena -




Punto di partenza: Parcheggio Val Nambino mt. 1650 (presso la Zangola)- Madonna di Campiglio -

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Dislivello: mt. 1056
Tempo di salita: 3 ore e 30
Difficoltà: media
Esposizione: est

Gita non difficile e che può offrire splendide discese dopo buone nevicate anche se bisogna fare molta attenzione subito dopo il vecchio rifugio del lago Serodoli e nell'ultimo pezzo prima di arrivare alla cima in caso di nevi non assestate.
Seguendo il sentiero N° 217 in direzione del rifugio Nambino (mt.1770), con l'omonimo lago, si sale lungo il bosco salendo velocemente di quota. Arrivati al lago,si lascia il rifugio sulla destra e si prende prima a sinistra e poi a destra fino a uscire dal tratto boschivo. Man mano che si sale di quota si può ammirare lo scenario maestoso del Brenta. Ora in terreno aperto si prosegue in direzione nord-ovest fino al lago Nero (mt. 2241) e poi al lago Serodoli (mt.2370) con il vecchio rifugio come posto di ristoro prima di affrontare l'ultimo ed il più impegnativo tratto. A destra si può scorgere il lago Gelato (mt. 2386). Salendo lungo la cresta si arriva fino alla piramide finale che si supera raggirandola sul lato destro e,se occorre,togliendo gli sci sull'ultimo pezzo. La discesa,che si effettua lungo la via di salita, offre quasi sempre ottime sciate grazie all'ampiezza del fronte e ai numerosi dossi.